Filone di Alessandria
“L’interpretazione dei libri sacri avviene attraverso il metodo allegorico: tutti i libri della Legge infatti sembrano a questi uomini somigliare a un essere vivente, il cui corpo sono le prescrizioni scritte e la cui anima è una mente invisibile, nascosta sotto le parole. In essa, l’anima razionale comincia a contemplare ciò che le è eminentemente proprio: è come se, attraverso lo specchio dei nomi, osservasse la straordinaria bellezza dei concetti, fatta risalire all’evidenza; è come se svelasse e dispiegasse i simboli, portando alla luce ciò che è necessario perché in virtù di un breve ricordo l’invisibile possa essere contemplato attraverso il visibile.”