Costruzioni di genitorialità su terreni incerti
Quale ruolo per il servizio sociale?
Frutto di una ricerca innovativa che ha esplorato il tema della costruzione della genitorialità in circostanze complesse – separazioni conflittuali, povertà, migrazioni forzate, appartenenza a minoranze sessuali o di genere – il volume raccoglie le voci di genitori e assistenti sociali per tracciare un inedito quadro delle rappresentazioni e delle modalità d'aiuto più frequenti. Quanto emerge consente di fornire ai professionisti dell'aiuto nuovi elementi di conoscenza e di riflessione per valutare con maggiore efficacia le situazioni incontrate nella pratica di lavoro quotidiana e intervenire su di esse. Proponendo contenuti e interrogativi in maniera riflessiva e non prescrittiva, gli autori hanno evidenziato alcuni percorsi di senso trasversali ai campi studiati e sviluppati attorno ad alcune questioni chiave per costruire relazioni di aiuto efficaci: gli stereotipi come ostacolo alla comprensione della specificità delle situazioni di genitorialità, il riconoscimento dell'altro nella relazione, il concetto di posizionamento per comprendere il lavoro genitoriale in situazioni di instabilità, l'unicità della persona-utente e le pratiche anti-oppressive nel servizio sociale.
Questo volume è stato realizzato con i fondi del progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN 2017 - 2017ZKSEN5N_004), coordinatore nazionale prof.ssa Silvia Fargion, sul tema «Constructions of Parenting on Insecure Grounds: What Role for Social Work?», ovvero «Costruzioni della genitorialità su terreni instabili: quale ruolo per il servizio sociale?»
I CAPITOLI
DOI | 10.1401/9788815411365/p1
Prefazione
Questo manuale nasce dagli esiti della ricerca di rilevante interesse nazionale del MIUR (PRIN 2017) sul tema Constructions of Parenting on Insecure Grounds: What Role for Social Work? (CoPInG), ovvero Costruzioni della genitorialità su terreni instabili: quale ruolo per il servizio sociale?, che dal 2019 al 2023 ha coinvolto ricercatori e docenti di quattro università: l’Università di Trento (coordinamento nazionale e locale: Silvia Fargion), l’Università della Calabria (coordinamento locale: Alessandro Sicora), l’Università di Trieste (coordinamento locale: Luigi Gui) e la Libera Università di Bolzano (coordinamento locale: Urban Nothdurfter). L’esigenza di investigare sul rapporto tra genitorialità e servizio sociale nasce dalla constatazione che la società contemporanea è contraddistinta da cambiamenti significativi nella vita familiare e nei relativi modi di educare, nonché dalla contemporanea presenza di differenti modelli familiari in un contesto sociale instabile e in rapido...
Pagine | 7 - 8
DOI | 10.1401/9788815411365/c1
Capitolo primo
Un manuale sui generis
In questo primo capitolo i curatori definiscono le finalità e i lettori di riferimento del volume, pensato come un manuale sui generis per il supporto di assistenti sociali nellʼaffiancamento a famiglie in stato di difficoltà. Presentando il contenuto e la struttura dellʼopera, vengono introdotti temi quali lʼinfluenza dellʼideologia neoliberista sulla genitorialità, lʼintensive parenting e il concetto di family practices.
Pagine | 9 - 20
DOI | 10.1401/9788815411365/c2
Capitolo secondo
Avvicinarsi alle pratiche genitoriali: visioni stereotipiche e comprensione delle diversità
Gli autori del capitolo affrontano il tema degli stereotipi e dei significati ideologici che assume il concetto di genitorialità, approfondendo le modalità con cui essi si manifestano nellʼattuale contesto italiano. Lʼanalisi si sofferma quindi sulla natura di queste credenze stereotipiche e normativizzanti e sugli effetti che esercitano sui genitori che si trovano a vivere in condizioni di incertezza.
Pagine | 23 - 50
DOI | 10.1401/9788815411365/c3
Capitolo terzo
Essere riconosciuti, riconoscere e riconoscersi: l’esperienza dei genitori e degli assistenti sociali
Questo capitolo si concentra sulla categoria del riconoscimento, cruciale nei processi di costruzione identitaria. Vengono quindi analizzate non solo le pratiche e le modalità ad esso inerenti nellʼambito delle relazioni affettive, comunitarie e politico-giuridiche, ma anche le interazioni tra assistenti sociali e genitori, che possono aiutare od ostacolare il mutuo riconoscimento nella relazione di aiuto.
Pagine | 59 - 99
DOI | 10.1401/9788815411365/c4
Capitolo quarto
Comprendere la prospettiva dei genitori: ri-posizionarsi nella famiglia, tra pressioni sociali, sfide, transizioni e ricerca di nuovi equilibri
Il punto di partenza del capitolo è costituito da una riflessione sui recenti cambiamenti nel rapporto tra genitori e figli e nella sua funzione educativa. Le autrici si soffermano poi sullʼideologia dellʼintensive parenting, rapportandola alle pratiche di professionisti e genitori. In conclusione, con lʼaiuto della teoria psicologico-sociale del posizionamento, viene descritta lʼattuale collocazione dinamica dei genitori nella cornice dellʼidea dominante di genitorialità.
Pagine | 101 - 127
DOI | 10.1401/9788815411365/c5
Capitolo quinto
Riconoscere l’unicità della persona. Le sfide del servizio sociale in contatto con «superdiversità» e intersezionalità
Il presente capitolo è incentrato sullʼimportanza del riconoscimento dellʼunicità della persona, sia dal punto di vista etico, che da una prospettiva tecnico-operativa. Gli autori introducono quindi i concetti di intersezionalità e di superdiversità, necessari per lʼapplicazione da parte dei servizi sociali di un approccio riflessivo, consapevole delle complessità delle storie di vita dei genitori e che contrasti la tendenza alla standardizzazione.
Pagine | 131 - 159
DOI | 10.1401/9788815411365/c6
Capitolo sesto
Lo spazio delle pratiche anti-oppressive nel lavoro con i genitori
Lʼinizio del capitolo è dedicato ai temi delle diseguaglianze, della promozione dei diritti umani e del perseguimento della giustizia sociale quali cardini etici dei servizi assistenziali per le famiglie. Successivamente gli autori si soffermano sui concetti di «oppressione» e «pratiche anti-oppressive», evidenziandone la rilevanza nelle attività svolte dagli assistenti sociali che lavorano con genitori in terreni incerti.
Pagine | 165 - 194
DOI | 10.1401/9788815411365/c7
Capitolo settimo
Genitorialità su terreni difficili e servizio sociale: percorsi possibili a livello micro, meso e macro
Gli autori di questo ultimo capitolo forniscono al lettore un quadro riassuntivo, evidenziando i vari percorsi che attraversano il manuale. Essi sono sintetizzabili nella triade di livelli micro (relazione tra genitori e assistenti sociali), meso (organizzazioni) e macro (politiche sociali). Piuttosto che la proposta di direttive e procedure, lʼintento di questa visione complessiva è evidenziare le criticità e le opportunità che caratterizzano un rapporto etico e rispettoso con le genitorialità in terreni incerti.
Pagine | 199 - 219
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Gli autori
Teresa Bertotti insegna Servizio sociale presso l’Università di Trento dove presiede il relativo corso di laurea. È autrice e coautrice di numerosi testi e articoli, tra cui Il servizio sociale, competenze chiave (con L. Fazzi e A. Rosignoli, Roma, 2021), Decidere nel servizio sociale (Roma, 2016) e Everyday Childrearing Practices in Relational Turmoil, in «Rassegna Italiana di Sociologia» (con S. Fargion, D. Mauri e G. Moretto, 2021). Francesca Falcone insegna Metodi e tecniche del servizio sociale e Metodologia del servizio sociale presso l’Università della Calabria. È autrice, tra l’altro, di Programmare al limite. La ricerca azione per il cambiamento sistemico nella programmazione sociale (Rimini, 2019) e Qui abbiamo sempre fatto così. Le incertezze organizzative nei servizi per migranti: spunti per una formazione permanente per gli operatori sociali (Bologna, 2021). Silvia Fargion insegna Servizio sociale e Sociologia presso l’Università di Trento. È autrice e coautrice di...
Pagine | 225 - 226