Il voto apolitico
Il sogno tedesco della rappresentanza moderna (1815-1918)
Il libro offre al lettore italiano la prima ricostruzione di lungo periodo della rappresentanza parlamentare negli Stati confluiti nell’Impero tedesco, dal Congresso di Vienna alla fine della Prima guerra mondiale. La storia del suffragio universale, introdotto nel 1848 e ripreso da Bismarck nel 1867, viene inquadrata nel complesso sistema costituzionale federale del Kaiserreich e dei suoi precursori, la Lega tedesca del 1815 e la Lega settentrionale-tedesca del 1866. Al centro della narrazione è la trasformazione degli ordini di antico regime in moderni soggetti giuridici quali classi, partiti e corpi intermedi. Alla ricostruzione delle funzioni simboliche assolte dal suffragio universale maschile si accompagna un profilo comparato dei sistemi elettorali nei singoli Stati tedeschi e delle basi «regionali» dei principali partiti politici dal 1866 al 1918. L’interesse odierno del tema consiste nelle sorprendenti analogie tra la vicenda costituzionale dell’Impero e quella dell’Unione Europea. In entrambi i casi l’assenza di un potere democratico si accompagna a un ruolo limitato dei parlamenti, a un’idea armonicista della rappresentanza e al dilemma tra Confederazione e Federazione, tra Unione economica e Unione politica.