La giustizia e le ingiustizie

Le teorie della giustizia sembrano costruite per mondi ideali e ipotetici, mentre nel mondo reale, nella storia, vittime di ingiustizie terribili sono esseri in carne ed ossa. Che fare davanti alle ingiustizie? Le possibili risposte sono fallaci: la vendetta, reagendo al male con il male, non fa che aumentare il male complessivo; il diritto penale punisce ma non ripara. Tutte le risposte in realtà sono fallaci perché arrivano sempre ex post, quando il male è fatto. La via d’uscita, secondo l’autore, sta in una scelta morale consapevole: riconoscere l’Altro come soggetto degno di rispetto è la condizione minima che impedisce di considerarlo un non-umano, qualcosa di cui si può disporre a piacere. Solo riconoscendo l’Altro si può pensare che ucciderlo non sia né normale né banale.

(1935-2006) ha insegnato Diritto penale all’Università Cattolica di Milano. Tra i suoi libri: "Giustizia e modernità" (nuova ed. 2003), "I saperi del giudice" (2004), "Il giudice corpuscolariano" (2005), pubblicati da Giuffrè.

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Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2016
Isbn edizione digitale: 9788815329417
DOI: 10.978.8815/329417

Pubblicazione a stampa: 2016
Isbn edizione a stampa: 9788815266194
Collana: Biblioteca paperbacks
Pagine: 248

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