Una storia della giustizia
Dal pluralismo dei fori al moderno dualismo tra coscienza e diritto
Svolgendo una riflessione sulla dialettica tra il sacro e il potere avviata con «Il sacramento del potere», Paolo Prodi compie qui una ambiziosa ricognizione su uno dei pilastri della civiltà occidentale, vale a dire la separazione fra norme giuridiche e norme morali, fra reato e peccato, che ha reso possibile il sistema di libertà e di garanzie tipico della nostra civiltà. Sulla base di uno spettro assai ampio di letteratura, è rintracciato nella tradizione giudaico‑cristiana incarnata nella Chiesa un fondamentale dualismo tra «fori»: legge di Dio e legge degli uomini. Si può così vedere come nel corso della civiltà europea, in particolare nell’età moderna con lo sviluppo dello Stato, emerga faticosamente un equilibrio tra i due, secondo un processo che viene verificato tanto nell’area cattolica quanto nell’area protestante. Il libro guarda tuttavia all’oggi, e anzi è motivato dalla crisi che sembra investire questo equilibrio millenario, con l’assalto degli integralismi da un lato, e dall’altro con la sacralizzazione della norma positiva che tende a sostituire l’etica nella regolamentazione della vita dell’individuo.