Flex-insecurity
Perché in Italia la flessibilità diventa precarietà

Da dove viene la precarietà? Dal crollo di tre argini: continuità dell'impiego, salari adeguati, un welfare ben funzionante. Tre fattori sulla base dei quali è possibile stabilire, come fa questo volume, quanti e chi sono i precari in Italia. Scopriamo così che esistono molti lavoratori "tipici" (a tempo pieno e indeterminato) precari, accanto ad alcuni "atipici" niente affatto precari. Ma soprattutto scopriamo che molto spesso la flessibilità - per il modo in cui è stata introdotta - porta alla precarietà. Dove e come intervenire, dunque, in un momento in cui la recessione incalzante minaccia di far deflagrare il fenomeno? Gli autori suggeriscono di aggredire tempestivamente tutte e tre le questioni - carriere, salari, welfare - e avanzano, quantificandone i costi, concrete proposte di riforma: contribuzione unica, salario minimo, indennità di terminazione e, in particolare, una riforma degli ammortizzatori sociali che li renda universalmente accessibili, trasformandoli da privilegio di pochi in diritto di tutti.

è ricercatore presso il LABORatorio Revelli del Collegio Carlo Alberto di Torino e assegnista di ricerca in Statistica economica nel Dipartimento di Politiche pubbliche e Scelte collettive dell'Università del Piemonte orientale.

è ricercatore in Economia politica nell'Università Politecnica delle Marche e responsabile dell'Unità di microsimulazione del Laboratorio Revelli del Collegio Carlo Alberto di Torino.

è ricercatore in Scienza politica nell'Università di Milano e Acting director dell'Unità di ricerca sulla governance europea (URGE) del Collegio Carlo Alberto di Torino.

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815143266
DOI: 10.978.8815/143266

Pubblicazione a stampa: 2009
Isbn edizione a stampa: 9788815131461
Collana: Studi e Ricerche
Pagine: 360

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