Banche, servizi di investimento e conflitti di interesse
Ricerca promossa dall'Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa
L'attività delle banche è assai esposta alla possibilità che si verifichino
conflitti di interesse. Fra gli esempi più gravi, citiamo quelli relativi alla
concessione di credito a favore di componenti degli organi amministrativi, direttivi o
di controllo della banca. In altre situazioni invece il conflitto si pone come
intrinseco e fisiologico alle molteplici attività svolte dallo stesso soggetto bancario.
Tale conflitto (con casi limite noti alle cronache) si realizza nell'ambito
dell'intermediazione mobiliare, dove la banca opera in varie vesti: emittente di
strumenti finanziari, negoziatore in conto proprio e per conto di terzi e, in generale,
fornitore di servizi sul mercato sia primario sia secondario. Il problema viene per la
prima volta analizzato, nelle sue diverse sfaccettature, in questa originale ricerca.
Oltre ad esaminare in dettaglio la disciplina dei conflitti di interesse con particolare
attenzione al ruolo delle Autorità di vigilanza, ai loro interventi e ai risultati
attesi, gli autori illustrano in una prospettiva comparata l'organizzazione di banche
italiane ed estere (i maggiori intermediari di Germania, Regno Unito, Spagna e Stati
Uniti) in relazione al sistema dei controlli e alle best practices adottate.