Sonavan le quiete stanze
Sullo stile dei Canti di Leopardi
Appassionato studioso di poesia italiana, Mengaldo mette a frutto le sue raffinate conoscenze di filologia, storia della lingua e stilistica per indagare nel profondo uno dei capolavori della nostra storia letteraria: i "Canti" di Leopardi. E lo fa soffermando l'attenzione sulle differenze e sulle costanti interne alle quattro fasi dei "Canti": Canzoni, Idilli, Canti pisano-recanatesi e ultimi Canti. Ne emerge non soltanto, più chiara che in passato, la straordinaria individualità linguistica e stilistica di ciascuna delle quattro grandi fasi, ma anche, di volta in volta e secondo lo stesso principio, l'individualità dei singoli canti. La somma e la convergenza delle scelte linguistiche riscontrate paiono dimostrare il carattere non metaforico, a differenza dell'intero Romanticismo, della lirica leopardiana, la cui capacità di sollevare sempre il discorso poetico a canto Mengaldo mette in relazione con l'espressione di vitalità e con l'amore per le illusioni che sempre accompagnano e combattono nel poeta di Recanati le dichiarazioni del pensiero negativo.