Regole e mercato nei servizi pubblici
Dieci anni dopo le leggi di privatizzazione e di liberalizzazione, l'apertura dei
servizi pubblici al mercato è ancora limitata e imperfetta. Il governo e gli enti locali
rimangono direttamente coinvolti nella gestione; i vecchi monopolisti mantengono
posizioni dominanti; aumentano i ricorsi al giudice amministrativo e le richieste di
mediazione politica. Il volume evidenzia come tutto questo dipenda, oltre che dalla
difficile congiuntura economica, dalle molte contraddizioni dell'assetto istituzionale.
Una prima riguarda i rapporti tra l'ordinamento italiano e quello comunitario: le
riforme avviate negli anni '90 incontrano resistenze, anche perché la costruzione di un
regime sempre più integrato a livello europeo non è in grado di superare definitivamente
le protezioni statali. Una seconda contraddizione è l'asimmetria tra i servizi
nazionali, dove si introducono spazi per l'iniziativa privata e la concorrenza, e i
servizi locali, dominati invece dalla mano pubblica. Una terza interessa il sistema di
regolazione, non adeguatamente completato, ed anzi minacciato dai recenti interventi
normativi che riducono il ruolo e i poteri delle autorità indipendenti. Una quarta,
infine, è data dalla lenta e incerta evoluzione dei rapporti di utenza come relazioni di
mercato.