Indice
- Ringraziamenti
- introduzione
- Capitolo primo dall’antico regime alla riforma napoleonica
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1. Amministrazione e giurisdizione nel nuovo modello
statale
- 1.1. «Ricordare il passato»: l’antico sistema nella prospettiva del 1806
- 1.2. Confusione e corruttela: il giudizio dei contemporanei
- 1.3. Capitale e province: l’asimmetria
- 1.4. Due concezioni della sovranità
- 1.5. Mobili e stanziali. I magistrati nel contesto locale
- 1.6. La questione territoriale: capitale togata, provincia feudale
- 1.7. Dalle province alla capitale: giustizia e polizia
- 1.8. Dinamismo della polizia, cavillosità della giustizia
- 1.9. Nell’età napoleonica: Vincenzo Cuoco e l’inattualità della giustizia
- 1.10. La giustizia nella monarchia amministrativa. Il pubblico ministero
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2. La riforma del 1808
- 2.1. Il campo di prova: la giustizia militare
- 2.2. Giustizia moderna e giustizia d’eccezione nei fori militari
- 2.3. Gerarchie funzionariali e uniformità del diritto: la Francia rivoluzionaria
- 2.4. La stabilizzazione del sistema: Consolato e Impero
- 2.5. Divise ma vicine: giustizia e amministrazione sul territorio
- 2.6. Le difficoltà della riforma: ostacoli geografici, resistenze corporative
- 2.7. Ridisegnare il territorio, riconvertire le risorse. 1806-1808
- 2.8. Il Consiglio di stato: uomini e posizioni di fronte alla riforma
- 2.9. Alla ricerca del compromesso: Giuseppe Ricciardi
- Capitolo secondo Tra funzionari e notabili. La magistratura napoletana secondo il modello napoleonico
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1. Da «tribunalisti» a magistrati
- 1.1. La selezione del personale: le Intendenze e i tribunali
- 1.2. Nuove competenze per vecchie figure. I vertici del sistema
- 1.3. Riforme borboniche e riforme francesi: continuità o rottura?
- 1.4. Il grado zero della carriera: l’Alunnato di giurisprudenza
- 1.5. Da Parigi a Napoli: il primato della giurisprudenza pratica
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2. Tra «localismo» e «celibato»: il profilo ambiguo del nuovo
funzionario
- 2.1. L’organico togato del 1810: provenienze professionali
- 2.2. Tra il foro napoletano e le corti provinciali
- 2.3. Storia di un giudice calabrese
- 2.4. L’ideologia di un giovane giudice
- 2.5. Tra comunitario e nazionale: il profilo del funzionario-notabile
- 2.6. Al di qua e al di là del Faro
- 2.7. Il paesanismo
- 2.8. L’attrazione della capitale...
- 2.9. ... e il ritorno in provincia: l’ambiguo rapporto tra etica e localismo
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3. La giustizia locale dall’età napoleonica alla Restaurazione
- 3.1. Il giudice di pace: dimensione privata e funzione pubblica
- 3.2. Dall’ordinamento francese a quello napoletano: funzioni e poteri
- 3.3. Giudici notabili, giudici dottori: ambiguità della giustizia non professionale
- 3.4. Dalla giustizia locale a quella togata: la burocratizzazione delle carriere
- 3.5. Storia di un giudice pugliese
- Capitolo terzo Formazione, dignità e disciplina. Il profilo del magistrato borbonico
- 1. Reduci fedelissimi e progetti di riforma: le incertezze della Restaurazione
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2. Ordinamento e disciplina dei saperi: un incontro
difficile
- 2.1. Il riordinamento napoleonico delle professioni
- 2.2. «Una specie di giuoco»: l’istituzione del concorso pubblico
- 2.3. La carriera giudiziaria: i canali d’accesso
- 2.4. La giurisprudenza pratica da Murat ai Borbone
- 2.5. Fortuna e sviluppi della scuola per magistratura
- 2.6. Tra scuola speciale e giustizia locale: il doppio canale della carriera
- 3. Tra professionisti e funzionari. I rapporti con l’universo forense e l’amministrazione
- Capitolo quarto Fedeltà, politica, famiglia. I magistrati e la rivoluzione
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1. Dall’affidabilità amministrativa all’infedeltà politica
- 1.1. Fedeli al re, ma non al codice
- 1.2. La dittatura dei regolamenti
- 1.3. Magistrati e deputati nella crisi del 1820-21
- 1.4. Il doppio giuramento
- 1.5. Dall’Arcadia alla Carboneria
- 1.6. Parenti e affiliati. La formazione politica dei rivoluzionari del 1820
- 1.7. Famiglia, professione, politica: una costellazione unitaria?
- 1.8. Patrioti della libertà, strumenti della reazione: il 1848
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2. Polizia e politica. Le dinamiche del disciplinamento
giudiziario
- 2.1. L’apparato poliziesco dopo la crisi del 1821
- 2.2. Statistica e disciplina: l’autobiografia di un corpo
- 2.3. Statistica e disciplina: il controllo sulla magistratura penale
- 2.4. Il destino dei rivoluzionari dopo il 1821: epurazione ed esilio
- 2.5. Il ritorno in provincia: professionisti al confino
- 2.6. Lo sguardo sulle province: magistrati-principi, briganti e avvocati
- 2.7. Tra controllo poliziesco e meritocrazia. Un epilogo
- conclusioni
- Abbreviazioni
- Indice dei nomi