D. Fisichella, Elezioni e democrazia
Domenico Fisichella, Elezioni e democrazia: uno dei temi ricorrenti del dibattito politico.
Per saperne di più, il libro attraverso gli abstract di ogni capitolo.
Nella Premessa
Vengono introdotte le tematiche della genesi e delle condizioni di stabilità della moderna democrazia
Nel primo capitolo: Legittimità e suffragio
L’efficienza del sistema politico democratico dipende dal bilanciamento di consenso e dissenso: uno squilibrio in favore di una delle due componenti può portare al punto di rottura del sistema. La rappresentanza politica democratica è, tipicamente, una rappresentanza elettiva.
Nel capitolo secondo: Partecipazione e modelli di orientamento politico
Secondo Huntington i sistemi politici si possono distinguere sulla base del livello di istituzionalizzazione e partecipazione politica; Eckstein ha invece sottolineato l’esistenza, all’interno della società, di numerosi modelli di autorità. Almond ha individuato nella congruenza fra cultura e struttura politica la stabilità di un governo. Il voto esprime l’orientamento dell’elettorato, che diviene «attore» del sistema politico.
Nel capitolo terzo: Risoluzione democratica dei conflitti
A fronte di una crisi sono riscontrabili due differenti atteggiamenti di risposta da parte dei sistemi democratici: quello negoziale e quello dogmatico. Il modo in cui il sistema politico affronta i problemi influisce sulla percezione del sistema da parte dell’elettore. L’atteggiamento negoziale tende a responsabilizzare maggiormente l’elettorato.
Nel capitolo quarto: Modernizzazione e politica competitiva
Il rapporto tra sistema politico competitivo e modernizzazione è ambivalente. Il sistema politico competitivo contribuisce solo indirettamente a sviluppare i processi extrapolitici di modernizzazione; promuove direttamente, invece, lo sviluppo politico democratico.
Nel capitolo quinto: Lineamenti di una ingegneria elettorale
Il sistema elettorale è uno strumento operativo: occorre misurare la portata dell’influenza che esercita sulla vita politica. La determinazione del potenziale di proporzionalità del sistema elettorale permette di valutarne la reale incidenza nel rapporto tra voti espressi e seggi assegnati
Nel capitolo sesto: Partiti e sistemi partitici
Quattro sono le unità del sistema politico: partiti, movimenti, gruppi e sindacati. Il subsistema partitico è costituito dalle interazioni tra queste entità. Tali interazioni si verificano con maggior frequenza durante le competizioni elettorali. La nuova forma partitica che emerge in questi anni è quella del partito personale: le elezioni sono sempre più incentrate sulla personalità dei candidati.
Nel capitolo settimo: Collegio uninominale e bipartitismo
I sistemi elettorali a collegio uninominale sono correlati ai sistemi bipartitici. Questi divengono spesso uno strumento del conservatorismo poiché viene ostacolata la possibilità di emergere a partiti nuovi. Solo particolari condizioni di irriducibilità della presenza di un terzo partito – laddove è espressione di una minoranza etnica o religiosa – permettono il generarsi di «effetti di mantenimento».
Nel capitolo ottavo: Genesi della struttura bipartitica
Due partiti sono in grado di operare da soli come attori principali di una competizione elettorale quando hanno sviluppato un complesso organizzativo esteso su tutta l’area nazionale e hanno acquisito, presso l’elettorato, il ruolo di legittimi elaboratori delle decisioni politiche.
Nel capitolo nono: Dal doppio turno alla rappresentanza proporzionale
Nell’area occidentale l’istituto del doppio turno elettorale è la più diffusa delle formule che precedono storicamente la rappresentanza parlamentare. Da un’analisi di questo sistema emergerà come la «proliferazione» dei partiti non sia il «risultato» dell’instabilità delle istituzioni democratiche.
Nel capitolo decimo: Teoria e pratica della riforma elettorale
I sistemi elettorali vengono riformati per adeguare l’attribuzione dei seggi alla deontologia democratica e per porre rimedio alle disfunzioni del sistema politico e delle sue componenti. Non vi è un nesso dimostrabile fra instabilità governativa e alto numero di partiti.
Nel capitolo undicesimo: Democrazia spirito del tempo?
Il numero dei paesi che adottano la forma di governo democratica è in aumento; emerge però la tendenza verso una deriva oligarchica dovuta alla «colonizzazione» dei partiti da parte di soggetti economici.