Online su Darwinbooks due nuovi titoli tratti dalle collane di ricerca del Mulino. Si tratta del volume di P. Donatelli su uno dei concetti cardine della riflessione filosofica modernista, quello di vita ordinaria che accorda i diversi aspetti del vivere umano, e del volume a cura di G. Pallaver, M. Gehler e M. Cau sulla rinascita dei populismi, sulla definizione di questa categoria della vita politica e sul processo di trasformazione che coinvolge i partiti tradizionali.

• Piergiorgio Donatelli, Il lato ordinario della vita. Filosofia ed esperienza comune
  A dare forma alla vita umana sono voci, esperienze, relazioni, condotte: un intreccio brulicante, come lo chiama Wittgenstein, in cui convergono e si accordano in modo mai del tutto risolto comando e obbedienza, intenzione e azione, insegnamento e apprendimento, emozioni, comunanze con gli ambienti naturali e con gli animali. È quel concetto di vita ordinaria che, insieme con quelli di vulnerabilità, forme di vita, trasformazione individuale, alterità, sta al centro della riflessione filosofica modernista. Il libro ricostruisce questa linea di pensiero attraverso una rilettura dei contributi di alcuni classici, da Mill a Nietzsche, da Stanley Cavell a Iris Murdoch.

• Günther Pallaver, Michael Gehler, Maurizio Cau (a cura di), Populism, Populists, and the Crisis of Political Parties. A Comparison of Italy, Austria, and Germany 1990-2015
  The last decades have witnessed a renaissance and a new boom in the concept of populism. What was decisive for this trend was the electoral success of various populist political parties and leaders. Scholars of history and social sciences have attempted to define, delineate, and categorize populism, which has resulted in different theoretical approaches and explanatory models. One approach understands populism as a “thin centered” ideology, i.e. one that is slim and unfinished. A second approach views populism as a strategic concept for political mobilization primarily concentrated on three strategic aspects: policy choices, political organization, and forms of mobilization. A third approach describes populism as a form of communication based on the dichotomy between the positively perceived collective and the negatively perceived elites.

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