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Nuove edizioni digitali online / 15 maggio

15 maggio 2013

Sono online alcune novità digitali tratte dai volumi pubblicati in questo periodo. Si tratta dei testi di E. Francia, dedicato al Risorgimento; di quello di A. Casadei su Dante; e del libro di R. Scarciglia e D. Del Ben sulla Spagna, nella collana "Si governano così".

  • Enrico Francia, 1848. La rivoluzione del Risorgimento
    1848: il Risorgimento si fa rivoluzione. Insurrezioni, campagne militari e rivolte infiammano buona parte della Penisola, e nel frattempo giornali, manuali, catechismi, circoli, caffè, teatri diventano strumenti e luoghi di un’alfabetizzazione politica di massa. Centinaia di migliaia di persone sono chiamate a votare per eleggere assemblee rappresentative; altrettante partono volontarie per combattere contro lo "straniero". È una rivoluzione condotta in nome della nazione, ma dalla quale emergono differenti proposte istituzionali: il costituzionalismo liberale, la repubblica democratica, la monarchia popolare. Attraverso una ricostruzione puntuale degli eventi, il libro analizza i circuiti della comunicazione politica, il rapporto tra élites e classi popolari, il ruolo della Chiesa, le dinamiche istituzionali che segnano questo straordinario momento della storia italiana.
  • Alberto Casadei, Dante oltre la Commedia
    In una nuova e fervida stagione di studi danteschi, questo libro torna ad affrontare questioni fondamentali, quali il problema del titolo della Commedia o l’autenticità dell’Epistola a Cangrande e di quella di frate Ilaro. Combinando strettamente esame storico-filologico e sforzo esegetico, l’autore fa luce sulle tappe principali della stesura e della prima diffusione del poema, e rilegge da un’angolatura originale le sue interpretazioni critiche e artistiche dal Novecento a oggi. Infine, un’appendice dedicata alla Vita nova ne individua per la prima volta alcuni presupposti scritturali e teologici.
  • Roberto Scarciglia, Dania Del Ben, Spagna
    Dopo la lunga parentesi franchista, seguita a una sanguinosissima guerra civile, la Spagna, che pure con la carta di Cadice del 1812 aveva prodotto un modello di costituzione imitato dai liberali d'Europa all'inizio dell'Ottocento, si è data nuove istituzioni nella seconda metà degli anni '70, trovando nel re Juan Carlos di Borbone un capo dello Stato misurato, consapevole dei limiti del proprio ruolo quanto garante della nuova democrazia. La Costituzione del 1978 e il sistema politico-istituzionale spagnolo hanno dato eccellente prova di sé: assecondando l'ingresso in Europa di un paese a lungo quasi isolato, favorendone lo sviluppo e portandolo ad essere oggi una delle realtà più moderne e dinamiche del continente.
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