Indice
- Dedica
- Metodologia di analisi
- Prefazione
- Introduzione. La nuova grammatica della cooperazione
- PARTE PRIMA. L’ITALIA E LA COERENZA DELLE POLITICHE AI FINI DELLO SVILUPPO: MIGRAZIONI E BIOCARBURANTI
- 1 Migrazioni e sviluppo: un impegno rimosso
- 1.1 Teoria e prassi dell’Unione Europea
- 1.2 La grande rimozione dal dibattito pubblico italiano
- 1.3 L’allineamento delle politiche italiane con quelle europee in tema di migrazioni
- 1.4 Le rimesse: strumento incisivo di sostegno allo sviluppo
- 1.5 Un focus sulla cooperazione con i paesi terzi in materia di lotta all’immigrazione irregolare
- 1.6 Le politiche migratorie italiane in relazione alle politiche di coerenza per lo sviluppo
- 1.7 Conclusioni
- 1.8 Raccomandazioni
- 2 I biocarburanti: un caso di (in)coerenza delle politiche
- 2.1 I biocarburanti nel quadro della Policy Coherence for Development dell’Unione Europea
- 2.2 L’impatto dei biocarburanti sulla crescita dei prezzi alimentari
- 2.3 I biocarburanti e la corsa alla terra: il land grabbing
- 2.4 La sostenibilità sociale dei biocarburanti
- 2.5 La sostenibilità ambientale dei biocarburanti
- 2.6 L’Unione Europea rivede la sua politica su biocarburanti e ILUC
- 2.7 Luci e ombre del voto al Parlamento europeo
- 2.8 La posizione del governo italiano
- 2.9 Conclusioni
- 2.10 Raccomandazioni
- PARTE SECONDA. L’IDENTIKIT DELL’AIUTO ITALIANO
- 3 La cooperazione vista da vicino
- 3.1 Quanto vale l’aiuto italiano
- 3.2 Le scelte dell’Italia per la cooperazione internazionale
- 3.3 La cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari esteri nella legge di stabilità 2013
- 3.4 La Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo e i contributi alle ong: il verdetto della Corte dei Conti
- 3.5 Riforma delle procedure del ministero degli Affari esteri per l’allocazione delle risorse
- 3.6 Dove vanno gli aiuti italiani?
- 3.7 I settori di intervento
- 3.8 La frammentazione settoriale dell’aiuto italiano
- 3.9 I canali dell’aiuto italiano
- 3.10 Contributi dell’Italia alle organizzazioni internazionali
- 3.11 L’Italia, le banche e i fondi multilaterali di sviluppo
- 3.12 La cooperazione allo sviluppo dell’Unione Europea
- 3.13 L’aiuto pubblico allo sviluppo che ritorna nelle imprese italiane: l’aiuto legato
- 3.14 Il “peso” del debito dei paesi donatori
- 3.15 L’aiuto spendibile dell’Italia
- 3.16 La volatilità dell’aiuto italiano
- 3.17 Conclusioni
- 3.18 Raccomandazioni
- Considerazioni finali
- Abbreviazioni