Alexandre Salzmann e la scena del xx secolo

Alexandre Salzmann è un pioniere della Luce come soglia dell’invisibile e via d’accesso all'Essere. Motore segreto di avvenimenti di primo piano e collaboratore di protagonisti della scena del xx secolo, Salzmann non sceglie mai la ribalta, rimanendo sempre ai margini. Ammirato da Artaud, Bernard Shaw, Gordon Craig, Rilke, Kandinskij, Buber, Nijinskij, Stanislavskij, Claudel, Pitoeff, Jouvet e molti altri, è un protagonista dell’ombra nel sessantennio tra fine Ottocento e primi trent’anni del Novecento, dalla Georgia alla Russia, dall’Asia Centrale al Nord Europa. Convinto che occorra ‘saper vedere’, crede in una Luce regolata unicamente dalla Musica e realizza un sistema di illuminazione concepito come un pentagramma luminoso. La scienza della Luce di Salzmann, che contiene il segreto di una lingua perduta per un teatro che va oltre i cinque sensi, confluisce nella Scienza del Movimento di Gurdjieff in quanto “luce come veicolo”. Peter Brook, qui testimone d’eccezione, ci racconta il perché.

─ storica del teatro, è dottore di ricerca presso le Università di Roma Tre e Paris III/Sorbonne Nouvelle. Ha pubblicato la monografia L’invisibile reso visibile (Aracne, 2013) e saggi su riviste italiane e straniere, quali “Teatro e Storia”, “Revue d’Histoire du Théâtre”, “Bulletin de la Société Paul Claudel”.

Leggi il libro Indice del Volume
Editore: Carocci

Pubblicazione online: 2021
Isbn edizione digitale: 9788829007950
DOI: 10.978.8829/007950

Pubblicazione a stampa: 2015
Isbn edizione a stampa: 9788843075423
Collana: Lingue e letterature Carocci
Pagine: 160

  • Trova nel catalogo di Worldcat