Potere politico e mass media
Da Giolitti a Berlusconi
Attraverso i mezzi di comunicazione di massa i leader dei partiti,
i capi di Stato, i governi dialogano con l’opinione pubblica.
Dialogare significa creare uno scambio fra chi invia il messaggio
e chi lo riceve, ma anche convincere, costruirsi un consenso.
Il volume tratta del sistema italiano a partire dall’età liberale;
prosegue con l’esame delle forme di propaganda nel regime
fascista, che ha ben presente l’importanza dei media, per analizzare
poi il secondo dopoguerra, con l’avvento della democrazia,
e gli anni sessanta-settanta, altro momento chiave
per il cambiamento, diffusosi attraverso la radio o meglio le radio
e la televisione che mettono in crisi il ruolo preminente
della stampa d’opinione e di partito. Si arriva quindi all’oggi
e alla metamorfosi dell’uomo politico che si trasforma
in un professionista della comunicazione. Sullo sfondo l’analisi
del sistema americano, che influenza l’Italia con la propaganda
e l’uso della pubblicità durante le campagne elettorali.
Una rilettura, dunque, della storia politica sotto l’aspetto
della comunicazione, con un’attenzione particolare ai momenti
chiave delle elezioni.