Il cinema russo attraverso i film

Il cinema russo e sovietico è stato, in forme di volta in volta differenti, una grande elaborazione per immagini del tema del potere: di quello politico innanzitutto. I dodici film analizzati nel volume esprimono modi diversi, in qualche caso anche diametralmente opposti, di confrontarsi con la storia di un Paese che ha cercato la propria identità in un avvenimento traumatico come quello della Rivoluzione bolscevica. Tale esplorazione ha conosciuto le forme sperimentali dell’avanguardia, le strutture soltanto apparentemente canoniche dei generi, le ricerche poetiche e personali di grandi autori. I dodici film presi in esame rappresentano uno spaccato della storia del cinema, e al contempo uno sguardo d’orizzonte sulla cultura russa del secolo appena passato.

è ricercatrice di Cinema all’Università di Messina, dove insegna Filmologia. Fa parte del comitato direttivo della rivista “Fata Morgana” ed è autrice di studi sulla teoria del montaggio, con particolare riferimento a Godard ed Ejzenštejn, tra cui: S. M. Ejzenštejn. L’immagine estatica (Roma 2006) e La ricerca del metodo. Antropologia e storia delle forme in S. M. Ejzenštejn (Milano 2010).

si occupa di estetica russa e di teoria del cinema, con particolare attenzione al problema della memoria storica. Tra le sue monografie: La Zona del Sacro. L’estetica cinematografica di Andrej Tarkovskij (Palermo 2005); Robert Bresson (Roma 2006); 20 gennaio 1942. Auschwitz e l’estetica della testimonianza (Roma 2009).

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Editore: Carocci

Pubblicazione online: 2021
Isbn edizione digitale: 9788829007264
DOI: 10.978.8829/007264

Pubblicazione a stampa: 2013
Isbn edizione a stampa: 9788843070169
Collana: Studi Superiori
Pagine: 336

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