Indice
- Premessa
- PARTE PRIMA. LA MISURAZIONE DEL TEMPO COME FUNZIONE REGOLATRICE DELLA STORIA
- 1 Il modello cronologico dell’archeologia siro-palestinese: tra il tempo mitico e il tempo storico
- Le cronologie degli antichi
- La periodizzazione archeologica moderna relativa alla Palestina: origine e significato
- La periodizzazione secondo metalli e le perduranti interferenze egiziane
- Considerazioni conclusive
- 2 Le “tavole celesti” babilonesi e l’ordine normativo del cosmo
- Bibbia e Babilonia: alla ricerca di un confronto corretto
- L’ordine del cosmo come sintesi del pensiero israelitico antico e l’osmosi culturale d’Israele
- L’ordine del cosmo in Babilonia sintetizzato nell’idea di šīmtu
- La ricezione biblica a livello cosmogonico
- Osservazioni conclusive: Babilonia “devastatrice”?
- 3 Il tempo come metafora spaziale
- Il tempo “biblico” come mensura motus
- Tempo definibile e tempo incommensurabile
- Il tempo descritto nel suo contenuto spaziale: il cosmo come organizzazione di tipo cronologico
- Gen 1,1-2,4a: tre livelli di misurazione normativa del tempo
- La storia intesa come cronologia regolata dall’alto
- Cronologie proporzionali e concezione globale della storia
- Conclusione: anche il tempo divinizzato è simbolo spaziale ed ermeneuta insufficiente
- 4 Il lessico biblico per il tempo
- Ricerca lessicale e sue aporie
- L’astrazione del lessico e la presunta fissità del testo sacro
- Le complicazioni linguistiche. Il sistema verbale dell’ebraico biblico
- Il dibattito sul tempo biblico e le sue implicazioni metodologiche e teologiche
- Il lessico del tempo: terminologia traslata (rassegna esemplificativa)
- Conclusione
- PARTE SECONDA. NASCITA E SVILUPPO DELLA CIVILTÀ: SEMEL PRO SEMPER
- 5 Le cosmogonie bibliche come eziologia della storia
- Cosmogonia biblica polivalente
- Tre livelli equivalenti
- Aspetti esemplificativi
- L’esempio globale di Gen 1-11
- Due letture possibili
- 6 La nascita della città e l’origine della civiltà (Gen 4,17)
- Simbologia della città e correlazioni contestuali della città antica
- Gen 4,17b: il soggetto grammaticale della fondazione
- La fondazione della città quale anello di una catena genealogica
- La città cosmogonica simbolo di civiltà
- La città di Caino e il suo complesso significato “genealogico”
- 7 Lo sviluppo controllato della civiltà e la coerenza narrativa in Gen 6,1-4
- Le difficoltà del testo: contenuto e collocazione
- Le principali soluzioni proposte
- La coerenza della sequenza narrativa
- La coerenza del motivo mitologico
- 8 Il pluralismo geografico del cosmo abitato: i settanta popoli della terra (Gen 10)
- Gen 10 e la sua geografia implicita
- Verso una geografia “reale” con un centro in verticale
- Le complicazioni del conteggio e la rilevanza del numero
- Verso la fissazione del numero: l’esegesi giudaica di Dt 32,8-9
- I settanta figli d’Israele scesi in Egitto, il numero settanta e i settanta popoli
- Gli angeli delle nazioni
- Conclusioni
- 9 L’antropologia delle origini nell’ermeneutica riduttiva greca della LXX (Gen 1-11)
- La supposta armonizzazione della “formula di creazione” (Gen 1,1-2,4a): teoria, storia del testo e documentazione testuale (Qumran)
- La cosmogonia: l’esempio di 1,2 (ἀόρατος καὶ ἀκατασκεὑαστος) e il valore del καλόν
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L’antropologia: cinque esempi
- La continuità tra i due racconti di creazione (1,1-2,4a e 2,4b-3,24)
- La nudità dei progenitori e il desiderio sessuale (2,25; 3,7.11)
- La mitologia greca interprete di 6,1-4: gli uomini come giganti ribelli e punibili
- La causa del diluvio: l’inclinazione “premeditata” verso il male (6,5.6 e 8,21)
- La “torre della confusione” e la dispersione in chiave linguistica (11,1-9)
- Conclusione: il divario tra cosmogonia e antropologia e l’eredità dell’interpretatio graeca
- Indice dei passi citati