Anatomia del potere giudiziario
Nuove concezioni, nuove sfide

Gli ultimi decenni hanno visto una forte espansione del potere giudiziario che risulta particolarmente accentuata in Italia, soprattutto nel settore penale. Questa tendenza può ricondursi all’evoluzione del costituzionalismo contemporaneo, il cosiddetto “nuovo costituzionalismo”, con la sua enfasi sui diritti e la loro tutela. Si sono così affermate concezioni del ruolo giudiziario che vedono il giudice – e sempre più spesso lo stesso pubblico ministero – come un guardiano dei diritti, posto al di sopra degli altri “poteri”. I contributi del volume – di autori differenti per origini, formazione e posizione istituzionale – affrontano il tema della diffusione di queste concezioni all’interno della magistratura, offrendo una panoramica dei fattori che la determinano: dal contenuto dell’insegnamento universitario e nelle scuole forensi ai tirocini dei laureati svolti presso gli uffici giudiziari, al ruolo crescente dei processi di socializzazione all’interno della magistratura (la nuova Scuola superiore della magistratura), all’influenza del csm.
Volume pubblicato con il contributo Dell’Unione delle Camere penali italiane

è professore ordinario di Sistemi giudiziari comparati all’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”.

è professore ordinario di Diritto penale all’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”.

─ avvocato del foro di Firenze, è responsabile del Centro studi giuridici e sociali “Aldo Marongiu” dell’Unione delle Camere penali italiane.

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Editore: Carocci

Pubblicazione online: 2021
Isbn edizione digitale: 9788829007042
DOI: 10.978.8829/007042

Pubblicazione a stampa: 2016
Isbn edizione a stampa: 9788843082957
Collana: Biblioteca di testi e studi
Pagine: 104

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