Fare cucina
La cultura della qualità alimentare tra arte e artigianato
Il volume descrive i mondi gastronomici di produzione della qualità alimentare analizzando il caso della ristorazione commerciale
in un centro urbano del Nord Italia. La ricerca si concentra su soggetti, luoghi, oggetti e discorsi che strutturano questo spazio sociale. Attraverso i racconti di critici gastronomici, organizzatori di eventi e responsabili di associazioni regionali, dei cuochi, garzoni, imprenditori e gestori di ristoranti della scena cittadina e dei principali critici e giornalisti enogastronomici che operano a livello nazionale, si discute criticamente il lavoro quotidiano di costruzione della qualità alimentare. Mostrando la sua genesi all’interno e all’esterno delle cucine, lo studio mette in luce in che modo, nel contesto italiano, il significato della qualità alimentare si faccia strada tra definizioni contraddittorie, per convergere, infine, in quella particolare attribuzione di valore legata alla provenienza e all’origine delle materie prime, che siamo soliti tradurre nelle etichette di cucina “di territorio”, “regionale” o “tipica”. È in questo particolare spazio sociale, infatti, che si gioca la battaglia per la conquista di una definizione legittima e dominante dei significati da attribuire ai cibi che prepariamo, cuciniamo, ci scambiamo e, infine, mangiamo.