L'educazione socio-emotiva
DOI: 10.1401/9788815370327/c7
I contesti di apprendimento delle
SES sono molteplici, così come le variabili che possono contribuire al loro
potenziamento. Lo scopo di questa parte dell’indagine era proprio quello di individuare
alcuni attributi individuali, relazionali e inerenti alla vita scolastica che sono
associati a più elevati livelli di SES nei bambini. I risultati della ricerca mettono in
evidenza come le competenze socio-emotive dei nostri soggetti, seppure con peculiarità
che caratterizzano le singole SES, siano associate a diversi fattori riconducibili
a:
¶{p. 240}
i)
caratteristiche socio-demografiche, non solo dei soggetti del campione ma anche delle
figure genitoriali di riferimento;
ii) forza
delle relazioni sociali che legano i bambini ai genitori, agli insegnanti e ai compagni
di classe;
iii)
modalità attraverso cui i docenti si relazionano e modulano il percorso formativo.
Se volgiamo lo sguardo alle
singole competenze, emergono alcune specificità. Nel caso della resistenza
allo stress, sebbene l’analisi bivariata mostri la sua associazione ad
alcuni fattori socio-demografici e relazionali, questi non vengono individuati come
predittivi in sede di analisi multivariata. Gli elementi che possono contribuire allo
sviluppo di una buona capacità di resistenza allo stress potrebbero risiedere, pertanto,
in contesti differenti da quelli istituzionali come la scuola, e potrebbero essere
correlati ad altri aspetti della personalità o a diverse dimensioni delle relazioni
sociali non esaminate in questo studio. Lo stesso può affermarsi per la collaborazione,
seppure con la precisazione che l’affidabilità della scala costruita non è risultata
essere molto elevata e questo potrebbe aver inficiato, in parte, gli esiti delle analisi
interpretative.
Per quanto concerne la
socievolezza, invece, il contatto con un genitore giovane, in
questo caso il padre, una forte vicinanza emotiva sia a quest’ultimo che all’insegnante
che si percepisce come un punto di riferimento, nonché il senso di sicurezza trasmesso
dalla scuola che si frequenta e l’interesse del docente al benessere dello studente,
sono tutti elementi che sembrano potenziare la socievolezza della persona. È possibile
che un gap generazionale (genitore-figlio) minore e relazioni
sociali solide, in cui l’intensità emotiva stimola il dialogo, promuovano l’apertura
verso l’altro e la gratificazione che può derivarne.
Un ruolo importante è rivestito,
inoltre, dalla forza dei legami anche nello sviluppo della
creatività, sebbene qui il riferimento vada alla madre oltre
che all’insegnante preferito, e dall’inserimento del bambino nel nucleo familiare
stretto.
L’elemento relazionale sembra
essere rilevante anche per l’apporto che può dare al miglioramento dei livelli
¶{p. 241}di perseveranza; in particolare si
richiama qui il rapporto con l’insegnante preferito e il senso di sicurezza all’interno
della scuola. Probabilmente, il conforto che può derivare dall’ambiente in cui si è
inseriti nella vita quotidiana e dalla relazione con l’insegnante, così come
l’entusiasmo che attraverso questa può emergere, costituiscono un importante incentivo
nel mantenere il focus sul raggiungimento degli obiettivi
prefissati. Si noti che questa SES non appare invece correlata a un ambiente
particolarmente competitivo o orientato alla performance.
Infine, se guardiamo alle
competenze socio-emotive nel loro complesso, la nostra ricerca
conferma la sussistenza di una relazione positiva tra la dimensione della vicinanza
emotiva e della sicurezza del contesto scolastico, così come anche di quello abitativo,
e l’acquisizione di livelli più elevati di SES, con un ulteriore sostegno che è dato
dallo svolgimento di attività educative e ricreative aggiuntive rispetto a quelle
espletate con la scuola. L’occasione di interazione e apprendimento che può scaturire
nei più variegati spazi relazionali può configurarsi come un elemento chiave per la
continua acquisizione di abilità da parte dell’essere umano sin dalle prime fasi del suo
sviluppo.
Questi esiti pongono le basi per
alcune riflessioni. In primo luogo, bisogna chiedersi se esista una reale consapevolezza
dei learning context circa il loro ruolo nell’incremento dei
livelli di SES che i bambini vantano e su come il loro modus
operandi tenga in considerazione la realizzazione di buone pratiche
dirette al rafforzamento di tali competenze. In secondo luogo, sarebbe utile una
valutazione circa l’esistenza e il funzionamento di programmi espliciti, che includono
forme di cooperazione tra insegnanti e familiari, per l’irrobustimento delle SES nei
bambini. Infine, il riconoscimento di alcune variabili come elementi predittivi di più
elevati livelli di SES, dovrebbe offrire delle linee guida nella formazione e
nell’orientamento di educatori, sia in ambito scolastico che familiare, verso quelle
dimensioni, implicite ed esplicite, coinvolte nel processo di consolidamento di queste
competenze.
Nel prossimo capitolo, si darà
spazio alla voce di alcune ¶{p. 242}insegnanti che hanno partecipato
alla nostra ricerca per cercare di fare luce, a partire dal loro punto di vista e dalla
loro esperienza professionale, sia sulla rilevanza che riveste il tema delle SES nello
specifico contesto lavorativo in cui sono inserite, sia sulla formazione dei docenti e
sull’interazione con le famiglie dei bambini per lo sviluppo di SES.
Note