L'apocalisse della democrazia italiana
Alle origini di due terremoti elettorali
Per spiegare il carattere non comune delle elezioni del 2013 e del 2018 si è invocata la reazione degli elettori alle trasformazioni epocali dei nostri tempi: su di esse avrebbero gravato gli effetti della Grande Recessione, della globalizzazione o della crisi migratoria. La tesi avanzata nel libro è invece che la motivazione decisiva della scelta di tantissimi di cambiare voto sia da ricercare nella caduta verticale di reputazione dell’intero ceto politico tradizionale. Una crisi di autorità, dunque, serpeggiante da ben prima della Grande Recessione e alimentata dalla diffusa convinzione che entrambi i partiti-cardine del sistema politico della Seconda Repubblica fossero incapaci di attrezzare il paese alle sfide epocali da fronteggiare. Formazioni come il M5s e la nuova Lega di Salvini hanno poi permesso a questi risentimenti di esprimersi sul piano elettorale. Alzare il velo su tale giudizio negativo, e capire le sue ricadute sulla vita democratica italiana, è l’obiettivo di questo lavoro.