Indice
- Dedica
- Introduzione Un’assenza ingombrante
- 1. L’enigma di un testo fantasma
- 2. Étienne Gilson e la «scoperta» della morale sensitiva
- 3. La (s)fortuna critica
- PARTE PRIMA. IL FARDELLO DELLA TRADIZIONE
- Capitolo primo Modificare la natura umana?
- 1. «L’anima si adegua insensibilmente agli oggetti che la occupano»: le «morali sensitive» del diciottesimo secolo
- 2. «Modificati continuamente dai nostri sensi e dai nostri organi»: la morale sensitiva tra psicologia e fisiologia
- 3. «La disperazione della metafisica»: Cartesio e l’Oratorio delle Charmettes
- Capitolo secondo L’apprendistato sensista
- 1. «Con Locke ho percorso la storia delle idee»: il soggiorno lionese
- 2. «Si andava a mangiare insieme all’albergo del Panier-Fleuri»: il sodalizio con Condillac e Diderot
- 3. «Ardenti missionari di ateismo e dogmatici imperiosi»: con e oltre il materialismo
- PARTE SECONDA. L'EMERGENZA DELLA SENSIBILITÀ
- Capitolo terzo Libertà, necessità e casualità
- 1. «Tutto agisce sul nostro organismo e, di conseguenza, sulla nostra anima»: la necessità fisica come garanzia della libertà morale
- 2. «Tutto è fonte di male al di là del necessario fisico»: bontà originaria e virtù morale
- 3. «Non è la parola libertà a non avere significato, ma la parola necessità»: libertà e frattura
- 4. «L’uomo non è uno»: dal dualismo ontologico al dualismo morale
- 5. «Non il male, ma il bene per libera scelta»: il dualismo interno all’anima
- 6. «L’ordine fisico non si smentisce mai. L’ordine morale vi deve corrispondere»: la coincidenza tra il fisico e il morale
- Capitolo quarto L’organizzazione della sensibilità
- 1. «Cerchiamo di cominciare col ben intendere la parola sensibilità»: sensibilità, sensazione e sentimento nel Settecento francese
- 2. La «sensibilità fisica e organica» e la «sensibilità attiva e morale»: i generi della sensibilità
- 3. «Questo temperamento gli ha dato la sua forma morale»: l’influenza reciproca tra sensazione e sentimento
- 4. «Per esercitare i sensi non basta utilizzarli»: l’apprendistato della sensibilità
- Capitolo quinto Genealogia delle facoltà intermedie
- 1. «Ed ecco […] la memoria e l’immaginazione in giuoco»: la spontaneità tra moralità e degenerazione
- 2. «Il concatenamento di affezioni segrete»: memoria, unità dell’io e identità personale
- 3. «L’impressione lasciata da un così piccolo oggetto»: la memoria affettiva e il segno rammemorativo
- 4. «La mia immaginazione […] non sa adattarsi alle cose»: l’ambiguità dell’immaginazione
- 5. «L’immaginazione mischia spesso del morale all’impressione»: morale immaginativa e morale sensitiva
- Capitolo sesto La necessità della saggezza
- 1. «Rivestite di un corpo la ragione»: ragione sensitiva e sensibilizzazione della ragione intellettuale
- 2. «Se la ragione forma l’uomo, è però il sentimento che lo dirige»: la solidarietà tra sentimento e ragione
- 3. «Scartare le difficoltà dai nostri doveri»: etica della virtù ed etica della saggezza
- PARTE TERZA. TRA LE COSE E L'ANIMA: RIMEDIO E REGIME
- Capitolo settimo Medicina e morale
- 1. «Credo che avrei finito per amare la medicina»: Rousseau l’anti-medico?
- 2. «Il solo aspetto utile della medicina è l’igiene»: la moralizzazione dell’igiene
- 3. «I moderni […] hanno sottomesso ogni cosa alle leggi della meccanica»: le suggestioni dello iatromeccanicismo e i suoi limiti
- 4. «Volete quindi trovar rimedio al male? Risalite alla sorgente»: neo-ippocratismo e modello omeopatico
- 5. «Il morale ha una grande reazione sul fisico»: i «medici di Montpellier» e il dinamismo morale dell’economia animale
- Capitolo ottavo Il potere degli oggetti
- 1. «Tutto ciò che c’è di morale in me ha sempre le sue relazioni fuori di me»: la costruzione dello spazio
- 2. «Il concorso degli oggetti circostanti»: rêverie e necessità sensoriale
- 3. «Le città sono gli abissi del genere umano»: condizione urbana e patologie della sensibilità
- 4. «C’è nell’aria qualche proprietà più nascosta»: l’ambiente montano e la valenza terapeutica dell’aria
- 5. «Non tutto si presta ad alimentare l’uomo»: regime dietetico ed etica alimentare
- 6. «La natura ha fatto tutto, però sotto la mia direzione»: il giardino e la naturalizzazione dell’artificio
- Capitolo nono La politica dei cuori
- 1. «Non si cominciò col ragionare ma col sentire»: l’origine morale del linguaggio
- 2. «Ma come giungere ai cuori?»: la politica dei segni
- 3. «Dominare le opinioni e, per loro mezzo, governare le passioni»: la retorica della sensibilità
- 4. «L’uomo […] dipende sempre dalle cose e spesso dai suoi simili»: Una nuova perfettibilità?
- 5. «Obbligatemi ad essere padrone di me stesso»: una morale dell’immanenza
- Bibliografia
- Indice dei nomi