Martiri che uccidono
Il terrorismo suicida nelle nuove guerre
Le lamiere divelte degli autobus israeliani, l’ecatombe delle Torri gemelle, la metropolitana di Londra sventrata, il sangue nelle strade di Kabul e nei mercati di Baghdad. Chi sono i giovani che, massacrando innumerevoli civili inermi, si immolano quasi ogni giorno in Afghanistan, in Iraq e in Pakistan, sognando di fare altrettanto nelle città nemiche dell’Occidente? Cosa li induce a una scelta così cruenta, di cui saranno essi stessi le prime vittime? Questo libro ricostruisce origini e sviluppi del fenomeno, decifra le idee che fanno di un assassino suicida un eroe, illustra le condizioni politiche, economiche e culturali che agevolano i gruppi terroristici. Infine, getta luce sul tragico paradosso che porta gli attentatori ad annientare se stessi e altri innocenti in nome di alti valori religiosi e ideali di giustizia.