Stati, nazioni e nazionalismi in Europa
Lo sviluppo politico europeo ha alternato fasi di relativa omogeneità e unità a
fasi di frammentazione e particolarismo. L'Europa attuale conferma queste
contraddizioni: da una parte, essa consolida e amplia la sua unità con il varo di una
costituzione europea e con l'allargamento da 15 a 25 stati aderenti; dall'altra, però,
nazionalismi, regionalismi e localismi mostrano come le spinte verso la frammentazione
siano tutt'altro che scomparse. Questo libro analizza in prospettiva comparata le
principali mobilitazioni nazionaliste verificatesi in Europa negli ultimi due secoli:
dalla Spagna alla Romania, dalla Norvegia all'Italia, l'obiettivo è comprendere, senza
sottovalutare le specificità dei singoli casi, le cause dei nazionalismi nelle loro
diverse manifestazioni. L'analisi tocca nodi rilevanti quali la formazione dello stato e
le sue diverse configurazioni nei territori europei; la sequenza temporale tra
formazione dello stato e formazione della nazione; l'influenza dei fattori
internazionali, della politica di massa e dei processi di democratizzazione; la
relazione tra il conflitto territoriale ed etnico con gli altri conflitti sociopolitici,
nel contesto delle sfide poste dalla globalizzazione politica ed economica. Al tempo
stesso l'autore mette in luce alcune soluzioni politico-istituzionali che appaiono in
grado di conciliare la diversità (la protezione delle minoranze, le autonomie regionali)
con l'unità (un'integrazione europea sempre più sviluppata anche in ambito politico).