Politica in Italia. Edizione 2004
I fatti dell'anno e le interpretazioni
Nel 2003 il governo di Silvio Berlusconi ha cercato di imprimere un nuovo indirizzo ad alcuni importanti settori di politica pubblica. Questo è stato evidente nel campo della politica sociale e del lavoro, in relazione al quale il governo ha anche cercato di ridisegnare i rapporti di forza tra le parti sociali attraverso la messa in mora della concertazione. In politica estera il governo ha cercato di spostare la posizione tradizionalmente filo-europea del paese in una direzione più decisamente filo-atlantica. All'interno dell'Unione europea ha, inoltre, promosso la visione "intergovernativa" rispetto alla tradizionale posizione "comunitaria" assunta in passato dall'Italia. Tuttavia, i tentativi del governo di modificare i precedenti equilibri non hanno sempre conseguito successi significativi, anche per la contraddittorietà con cui il cambiamento è stato guidato e per i difficili rapporti tra i partiti della maggioranza. A sua volta l'opposizione, soprattutto nelle sue componenti più radicali, si è intensamente mobilitata sul tema della pace e contro la guerra in Iraq. Inoltre, la dirigenza dei partiti dell'Ulivo ha dovuto affrontare il problema della frammentazione interna della coalizione, cui ha cercato di rispondere il presidente della Commissione europea Romano Prodi con la proposta di una lista unitaria dell'Ulivo per le elezioni del Parlamento europeo del 2004. Insomma, nel corso del 2003 si sono registrati ripetuti tentativi per riorganizzare le politiche pubbliche e la competizione politica, ma anche cospicue resistenze a tali iniziative. I capitoli compresi nel volume analizzano dettagliatamente gli uni e le altre.