Il patrimonio costituzionale europeo
In un momento in cui la soggettività dell'Europa si accentua sempre più e l'idea di una "costituzione europea" si fa sempre più forte, Alessandro Pizzorusso riflette sul patrimonio costituzionale europeo, sui valori storicamente e culturalmente comuni agli stati d'Europa. Se il "patrimonio" è ciò che il padre lascia ai figli, l'Europa di oggi ha un proprio patrimonio: un insieme di tradizioni costituzionali comuni agli stati che ne sono parte, e che la rendono un soggetto unitario ed unico. Si tratta di principi e valori attinenti ai diritti fondamentali della persona (che progressivamente, nei singoli stati europei, hanno ricevuto un riconoscimento e una tutela sempre più articolati) e all'organizzazione del potere pubblico, nei termini della democrazia e dello stato di diritto. Queste tradizioni sono state qualificate - dalla Corte europea di giustizia prima, e dal Trattato di Maastricht poi - come "principi generali del diritto comunitario", ed hanno perciò già ora una precisa efficacia giuridica. L'autore le indaga sotto molteplici profili - storico, costituzionale, comparatistico - giungendo a ravvisare in esse il nucleo essenziale di una costituzione già esistente: una costituzione non scritta, come quella inglese, ma vigente con l'efficacia e la forza derivanti da secoli di storia e di civiltà comune.