Denaro e democrazia
Dall'antica Grecia all'economia globale

Nella transizione fra "prima" e "seconda modernità", fra società industriale e società globale, mutamento economico-finanziario-tecnologico e crescita democratica convergono o divergono? Anche se la dimensione planetaria sulla quale si gioca oggi tale partita rende, per certi aspetti, il problema nuovo e assai stringente, il tema dei rapporti tra potere economico e potere politico ha una lunga tradizione sia nella storia delle idee sia nella storia dei fatti. Il volume ripercorre questa vicenda plurisecolare mettendo a confronto le parabole della democrazia classica e della democrazia contemporanea per coglierne gli elementi di continuità e di discontinuità. Secondo l'autore, la sfida che i potentati economico-finanziari e le oligarchie tecnocratiche pongono al primato della politica e, in particolare, a quella sua forma specifica che è la democrazia politica, è davvero forte e l'esito del confronto appare incerto. Ma sarebbe davvero paradossale se, superate le esperienze autoritarie e totalitarie del XX secolo, la democrazia dovesse soccombere per incapacità di autocorreggersi.

è da due legislature vicepresidente del Senato. Professore di Dottrina dello Stato e Scienza della politica nelle Università di Firenze e Roma "La Sapienza", già ministro per i Beni culturali e ambientali, è autore di numerosi volumi. Tra questi: con Laterza, "Il potere nella società industriale" (1995) e "Joseph de Maistre pensatore europeo" (2005); con Carocci, "Totalitarismo" (2002) e "Lineamenti di scienza politica" (2005); con il Mulino, "Elezioni e democrazia" (2003).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815142269
DOI: 10.978.8815/142269

Pubblicazione a stampa: 2000
Isbn edizione a stampa: 9788815105547
Collana: Saggi
Pagine: 184

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