Indice
- Ringraziamenti
- Dedica
- Premessa
- Introduzione Economisti ed economia: personalità e idee, intraprese e fatti
- 1. Premessa: interpretazioni paradigmatiche tra loro connesse
- 2. Profili di economisti istituzionalisti, liberali, europeisti: tra XVIII e XIX secolo
- 3. Paradigmi economici dell’accademia e dell’industria lombarda: tra XIX e XX secolo
- 4. Profili di economisti per lo sviluppo istituzional-economico italiano in Europa: il XX secolo
- 5. Un raccordo verso gli economisti italiani dal 1950 al 2000
- 6. Un paradigma associativo tra economisti e tre profili caratterizzanti nella seconda metà del XX secolo
- 7. Per concludere
- PARTE PRIMA: PROFILI DI ECONOMISTI ISTITUZIONALISTI, LIBERALI ED EUROPEISTI: TRA XVIIII E XIX SECOLO
- I. Cesare Beccaria e Pietro Verri: l’economia civile per il governo della «cosa pubblica»
- 1. Premessa
- 2. Cesare Beccaria: giurista, economista, statista
- 3. Pietro Verri
- 4. Da Beccaria a Einaudi: un solco di continuità
- II. Il governo dell’economia e della moneta in Beccaria e Verri
- 1. Leggi economiche e leggi civili: chiarezza delle idee astratte e intuito dei fatti invisibili
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2. Riflessioni monetarie e idee
cardine dell’economia politica
- 2.1. Princìpi per l’azione amministrativa e la politica economica degli stati
- 2.2. Gaspare Scaruffi e Pompeo Neri: un solo ordine nel far moneta
- 2.3. Antonio Serra e Geminiano Montanari: la moneta per moltiplicare la ricchezza mondiale
- 2.4. Sallustio Bandini: il superamento della concezione mercantilista di ricchezza
- 2.5. Ferdinando Galiani: la moneta in un quadro di economia politica
- 2.6. Antonio Genovesi: la generalizzazione dalla moneta alla capacità produttiva
- 2.7. Cesare Beccaria: gli «Elementi di economia pubblica»
- 2.8. Pietro Verri: le «Meditazioni sulla economia politica»
- 3. Il disordine delle monete e il problema dell’«alzamento»
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4. Il contributo di Beccaria e
Verri alla politica e alla pratica di un Ministro della Moneta
- 4.1. La gerarchia delle tre opere
- 4.2. Teoria per la politica e la pratica monetaria
- 4.3. Leggi economiche e leggi civili
- 4.4. La situazione economica e monetaria a Milano
- 4.5. La moneta immaginaria
- 4.6. Il primo teorema di Beccaria
- 4.7. Il secondo teorema di Beccaria
- 4.8. La «proporzione europea» tra oro e argento
- 4.9. La tavola monetaria europea di Beccaria
- 4.10. Il primo quesito di Verri
- 4.11. Effetti delle tariffe monetarie sbagliate
- 4.12. Sui rimedi presunti
- 4.13. Sulla coniazione di una «moneta provinciale»: il secondo quesito di Verri
- 4.14. Sui rimedi effettivi
- 4.15. Altri princìpi di politica e pratica monetaria
- 4.16. La moneta immaginaria: le conclusioni di Einaudi
- 5. Intorno ad una «gerarchia» tra economisti e criteri di analisi
- 6. Considerazioni conclusive
- III. Carlo Cattaneo: l’economia e la tecnologia per le riforme e l’Europa
- 1. Premessa
- 2. L’economista enciclopedico e analitico
- 3. L’economista istituzionalista, riformista ed europeista: un continuatore
- 4. L’economista politecnico: un innovatore
- 5. L’economista tra la cultura filosofica e quella ingegneristica: un raccordatore
- 6. Una conclusione: scienze, umanesimo, Europa
- PARTE SECONDA: PARADIGMI ECONOMICI DELL’ACCADEMIA E DELL’INDUSTRIA LOMBARDA: TRA XIX E XX SECOLO
- IV. L’identità e l’eredità economico-civile di una accademia plurisecolare
- 1. Premessa
- 2. I prodromi del Lombardo: Verri, Beccaria e la Società Patriottica
- 3. Il ruolo dell’economia, guardando agli Statuti
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4. La vastità e varietà della analisi economica: fatti, storia, teorie, istituzioni
- 4.1. L’attività settecentesca e della prima metà dell’Ottocento: dall’agro-economia all’economia per l’industria e le istituzioni
- 4.2. Dall’Unità alla prima guerra mondiale: fatti economici, economia e tecnologia, teorie economiche
- 4.3. Tra le due guerre: la scienza economica verso la maturità accademica
- 4.4. Dal secondo dopoguerra ad oggi: l’economia politica contemporanea
- 5. L’Istituto Lombardo: un paradigma sulla saggezza della storia
- V. L’identità e le eredità degli ingegneri innovatori imprenditori
- 1. Le personalità del «paradigma economico lombardo» e la Edison
- 2. Cenni al paradigma «lombardo» di sviluppo
- 3. Francesco Brioschi (1824-1897): scienza e tecnologia
- 4. Giuseppe Colombo (1836-1921): scienza e tecnologia, imprenditorialità ed economia
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5. Il caso Edison: un formidabile paradigma
innovativo
- 5.1. Giovan Battista Pirelli (1848-1932) e Carlo Feltrinelli (1881-1935): imprenditorialità, internazionalizzazione, finanza
- 5.2. Carlo Esterle (1853-1918) e Giacinto Motta (1870-1943): organizzazione, tecnologia, imprenditorialità
- 5.3. Ettore Conti (1871-1972): imprenditorialità e «distrettualità»
- 5.4. Riflessioni conclusive sul paradigma di sviluppo
- PARTE TERZA: PROFILI DI ECONOMISTI PER LO SVILUPPO ISTITUZIONAL-ECONOMICO ITALIANO IN EUROPA: IL XX SECOLO
- VI. Luigi Einaudi: liberalismo, federalismo, Europa
- 1. Premessa
- 2. Gli scritti di Einaudi e la loro influenza sull’europeismo italiano
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3. Il primo periodo. Dalla
critica alla Società delle Nazioni all’Europa funzionalista: 1918-25
- 3.1. Dalla guerra alla aggregazione fra stati: un contributo del 1897
- 3.2. L’interdipendenza economica è contro la sovranità assoluta degli stati
- 3.3. Il primo percorso: dubbi sullo stato federale europeo e ipotesi delle unioni geo-culturali (1915-18)
- 3.4. Il secondo percorso: le unioni funzionaliste (1919-25) e il giudizio sulla Società delle Nazioni
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4. Il secondo periodo. Verso il federalismo europeo:
1940-56
- 4.1. Il terzo percorso: pienamente federalista
- 4.2. Le ragioni dell’economia sono contro la sovranità assoluta degli stati
- 4.3. La struttura istituzionale ed economico-istituzionale per lo stato federale (1943-44)
- 4.4. Moneta unica
- 4.5. Mercato unico
- 4.6. Divisione del lavoro
- 4.7. Per una democrazia federale completa: parlamento bicamerale, esercito comune, diplomazia, magistratura
- 4.8. I mezzi finanziari della federazione
- 4.9. La federazione europea si fonda su grandi ideali a cui l’Italia deve aderire
- 5. La posizione di Einaudi verso la costruzione europea effettiva
- 6. Riflessioni conclusive
- VII. Ezio Vanoni e Pasquale Saraceno: l’economia pubblica per la ricostruzione e lo sviluppo italiano
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1. Ezio Vanoni
- 1.1. Nel trentennale della scomparsa. Una sintesi degli interventi
- 1.2. La lezione di Vanoni: un sistema di pensiero e di azione basato su principi
- 1.3. Il sistema dei principi
- 1.4. Il sistema di economia tributaria e finanziaria
- 1.5. Il sistema di economia reale
- 1.6. Cenni al sistema d’azione
- 1.7. L’analisi di due tematiche specifiche
- 1.8. Sul disavanzo pubblico
- 1.9. Sull’impresa pubblica
- 1.10. Conclusioni
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2. Pasquale Saraceno
- 2.1. Pasquale Saraceno: «economista pubblico»
- 2.2. Tre istituzioni nella vita di Saraceno
- 2.3. L’economia italiana: finanza e produzione, banca e impresa
- 2.4. I principi generali dell’intervento dello Stato in economia: il Codice di Camaldoli
- 2.5. La dottrina e le politiche per il Mezzogiorno d’Italia
- 2.6. La programmazione economica
- 2.7. Lo Stato imprenditore
- 2.8. Epilogo
- PARTE QUARTA: UN PARADIGMA ASSOCIATIVO TRA ECONOMISTI E TRE PROFILI CARATTERIZZANTI NELLA SECONDA METÀ DEL XX SECOLO
- VIII. la società italiana degli economisti: gli studiosi tra storia, ricerca e politica della scienza
- 1. Premessa
- 2. Notizie storiche e statutarie sulla Sie
- 3. Cenni storico-scientifico-istituzionali sulla Sie
- 4. Cenni ai rapporti istituzionali internazionali e nazionali
- 5. Struttura di questo volume e della attività scientifica della Sie
- 6. Riflessioni conclusive
- IX. Tre profili della cultura economica italiana
- 1. Francesco Vito: economia sociale ed Europa
- 2. Giovanni Demaria: il liberalismo economico-istituzionale
- 3. Giorgio Fuà: le economie di comunità per lo sviluppo
- Un percorso attraverso Istituzioni Accademiche, personalità, principi
- 1. Un percorso lungo le Istituzioni Accademiche e le Personalità
- 2. Un percorso lungo alcuni principi per l’Italia in Europa
- Figure
- Indice dei nomi