La politica europea
La partecipazione dell'Italia all'Unione europea è caratterizzata da notevoli
ambiguità. Tra i paesi fondatori di uno dei più riusciti progetti di integrazione
politica ed economica sovranazionali, l'Italia ha fornito un decisivo contributo di idee
e iniziative utili a superare i momenti di stasi che ne hanno segnato il percorso; è
riuscita, contro ogni previsione, a partecipare fin da subito all'unificazione
monetaria; le sue élite politiche e i suoi cittadini sono stati a lungo fra i più
"euro-entusiasti" nel panorama comunitario. Eppure, l'interazione fra il sistema
politico italiano, le istituzioni dell'Ue e i nostri partner europei si è più volte
dimostrata faticosa e superficiale. La nostra reputazione europea soffre in particolar
modo per la scarsa capacità di rispettare gli impegni sottoscritti a Bruxelles, di
sfruttare al meglio i finanziamenti comunitari, di liberarsi da uno stile decisionale
discontinuo, contraddittorio ed emergenziale. Il volume presenta un'accurata analisi dei
fattori che hanno prodotto un simile sfuggente equilibrio di vizi e virtù, identifica
gli snodi maggiormente problematici e fornisce alcune interessanti indicazioni per il
futuro.