Visibilmente crudeli
Malviventi, persone sospette e gente qualunque dal Medioevo all'età moderna
Infedeli, malfattori, eretici, ebrei, usurai; ma anche coloro che esercitavano un
mestiere vile o disonorevole come il boia, la prostituta, il servo; e ancora gli
stranieri, le donne, i minori, le persone deformi, i poveri. In un crescendo di sospetti
e inaffidabilità, il catalogo degli "infami", ovvero dei soggetti che per la loro natura
ferina e criminale o semplicemente per la loro condizione sociale o fisica non potevano
godere della pienezza dei diritti della "civitas christiana", si allunga a dismisura nel
corso dei secoli fino a lambire pericolosamente l'intera popolazione. Attraverso quali
pratiche e quali categorie prese forma il codice sociale dell'esclusione in Europa? Chi
contribuì a disegnarne i contorni e quali ne furono le vittime? Questo volume ci propone
paesaggi brulicanti di un'umanità periferica, come in un dipinto di Bosch o di Bruegel
dove anche i tratti del volto e le vesti recano lo stigma di una specifica inferiorità
morale e sociale. Un quadro arricchito dall'esame dei testi e delle scritture che
venivano diffondendo la nozione di subalternità civica, sanzionando la debole
cittadinanza di un popolo cristiano sempre a rischio di precipitare nella
marginalità.