Umberto Romagnoli
Contrattazione e partecipazione
DOI: 10.1401/9788815374950/c5
Nel 1961, i maestri tessitori dello stabilimento di R. ‒ imitati, nell’estate dell’anno successivo, dagli assistenti della sala telai bassi e medi [16]
‒ definiscono i criteri generali del proprio sistema di avvicendamento in turni, conciliando spontaneamente le esigenze personali con quelle aziendali, senza che del problema sia investito il comitato. Salutata come «una prima forma di autogoverno del personale» [17]
, questa esperienza giustifica la proposta di «trasferire dagli organi formali di CM ai diretti interessati la soluzione dei problemi» [18]
. La proposta non viene accettata per quello che è in quanto attuabile (estensione della CM ai livelli operativi), ma per quello che è indipendentemente dalla sua attuazione concreta, in quanto pone le premesse per arricchire di una dimensione nuova le strutture della CM. Infatti, nella misura in cui la CM cessa di essere una funzione «privilegiata» ed esclusiva di organi determinati per diventare una funzione del complesso aziendale, «il fatto del consultarsi» in sé considerato è complementare al «fatto di produrre o di vendere i prodotti». Perciò, la «funzione della consultazione», come quella commerciale o di produzione, deve tradursi in (e corrispondere ad) una categoria organizzativa identificabile nel quadro della organizzazione funzionale dell’azienda. La volontà di trasporre in termini di pura funzionalizzazione aziendale la CM affiora nel corso del dibattito che precede l’attribuzione di una «nuova fisionomia» alla segreteria dei comitati consultivi: non più semplice organo amministrativo di questi ultimi (che «provvede alle convocazioni, istruisce gli ordini del giorno, redige i verbali», come si limitava a disporre l’art. 10 del vecchio statuto), bensì organo suppletivo di una «direzione funzionale che risponda delle decisioni, delle soluzioni, delle rea
{p. 72}lizzazioni, dei problemi aventi attinenza alla CM in senso lato» [19]
. La segreteria, si dichiara, ha «l’impegno morale di rappresentare un fatto apolitico»: essa «rappresenta la CM» [20]
. D’ora in poi, nel linguaggio comune degli operatori ‒ a testimonianza della compiuta funzionalizzazione della CM ‒ questo particolare ufficio viene designato come «segreteria della CM».
Note
[16] Verbale del SC dello stabilimento di R. del 1° agosto 1962.
[17] Verbale del SC dello stabilimento di R. del 22 settembre 1961.
[18] Verbale del CA del 20 gennaio 1962.
[19] Verbale del CD dell’11 febbraio 1963.
[20] Verbale del CA del 9 marzo 1963.