L'educazione socio-emotiva
DOI: 10.1401/9788815370327/c9
In conclusione, sullo sfondo di queste
analisi e degli esiti che esse hanno fornito si profila una questione di più ampio respiro e
di lungo periodo. Per chi sia convinto dell’importanza delle SES e della loro integrazione
nei processi educativi scolastici si tratterà, alla fine, di approfondire le condizioni di
una fondamentale differenza che riguarda le connessioni tra eredità umanistica, scienze
umane e sociali e tecnologia. La costellazione emergente potrebbe consistere in
sintesi neo-umanistiche, in cui le SES – o character
skills – siano
¶{p. 302}definite in modo multidimensionale,
culturalmente sensibile, non totalizzante e sovrafunzionale, distinguendo e relazionando
dimensioni affettive, comportamentali e morali, aspetti abilitanti e motivazionali. Oppure
potrebbe entrare a far parte di una sindrome tecnocratica e funzionalista, in cui il
soggetto umano sia inteso come piattaforma da potenziare-e-controllare. Non è possibile
svolgere qui questo tema complesso
[1]
, ma riteniamo che i risultati di questo lavoro siano coerenti con il primo
scenario. La frontiera teorica e pratica di una nuova educazione
personalizzante, oggi, passa di qui. Su questo punto cruciale, la
discussione teorica – e probabilmente il confronto tra visioni differenti attorno ed entro i
sistemi educativi – ha radici antiche, ma nella sua forma odierna è appena cominciata.
Note
[1] Su questo punto mi permetto di rinviare alle considerazioni introduttive svolte in Maccarini [2014; 2016].