Due nazioni
Legittimazione e delegittimazione nella storia dell'Italia contemporanea
L’Italia si caratterizza sin dall’Unità per un livello di contrapposizione politica singolarmente alto. Una contrapposizione che - nella sua origine come nel suo lungo svolgimento - si nutre di divisioni non tanto sociali, religiose o linguistiche, quanto soprattutto di natura spiccatamente ideologica, se non antropologica. L’intera vicenda storica del paese rivela, infatti, una singolare propensione alla divisività, che si manifesta in una lunga serie di coppie di opposti: monarchici/repubblicani, nord/sud, laici/cattolici, interventisti/neutralisti, fascisti/antifascisti, comunisti/anticomunisti. Tale divisività rimanda al cruciale problema della legittimazione e della delegittimazione all’interno del sistema politico e alimenta uno scontro che si configura spesso come una vera e propria guerra tra «due nazioni», l’una contro l’altra armate. Intorno a questo tema e ai suoi principali snodi in centocinquant’anni di storia si interrogano alcuni importanti studiosi italiani: Belardelli, Cafagna, Macry, Pertici, Rumi, Romanelli, Sabbatucci, Salvadori, oltre ai curatori.