Una libertà comparata
Libertà religiosa, fondamentalismi e società multietniche
Dal punto di vista del diritto pubblico comparato la libertà religiosa costituisce
un fenomeno in espansione in Occidente, a seguito anche del radicale mutamento di
atteggiamento della Chiesa cattolica intervenuto dopo il Concilio Vaticano II. Neppure
l'incontro ravvicinato con l'Islam e il proliferare di microgruppi religiosi, al di là
di conflitti puntuali, sembra mettere in discussione questa espansione. Come mostra
Ceccanti nella sua attenta indagine, il modello della libertà religiosa è
sufficientemente elastico da potersi adattare a quasi tutte le istanze delle nuove
realtà senza snaturarsi, e anzi retroagendo positivamente sulla visione di quelle stesse
realtà religiose. Nel contempo, tale modello appare dotato di sufficienti garanzie nella
complessiva legislazione penale, tali da non rendere necessaria una specifica
legislazione contro le sette, che sarebbe in conflitto con la laicità dello Stato. Anche
se nella stessa Chiesa cattolica si registrano incertezze e chiusure tradizionalistiche
difensive, legate dai timori indotti dalla società multietnica e al disagio per lo
scarto tra etica e diritto in società sempre più pluraliste, non sembra incrinarsi il
consenso intorno al modello di libertà religiosa inteso in senso ampio.