I confini del mondo
Storia del cosmopolitismo dall'Antichità al Settecento
Parola-chiave nell'attuale dibattito politologico e sociologico, "cosmopolitismo"
evoca il senso di una nuova era, caratterizzata dalla progressiva dissoluzione dei
confini e delle tradizionali distinzioni nazional-statali. Come spesso accade, la
categoria attraverso la quale si cerca di dare forma riflessiva alla spiazzante realtà
del nuovo è una nozione carica di storia, che nella sua stessa sostanza lessicale ci
proietta indietro nel tempo, sino agli albori della civiltà occidentale. Il volume
ricostruisce la complessa vicenda dell'ideale cosmopolitico dal punto di vista della
storia del pensiero, facendo emergere i diversi livelli di senso che nel corso dei
secoli si sono succeduti, intersecati e sovrapposti nella definizione del suo composito
contenuto pratico-politico. Muovendo dal grande laboratorio filosofico dell'età classica
- dove l'ideale cosmopolitico trova la sua prima, decisiva, articolazione terminologica
e concettuale - l'autore ripercorre i secoli del lungo Medioevo, dominati dalla
reinterpretazione del concetto in chiave cristiana, per approdare all'analisi del
dibattito settecentesco, nell'ambito del quale l'ideale della cittadinanza del mondo
viene assumendo per la prima volta quella concreta progettualità politico-sociale che
ancora oggi domina la riflessione sul nuovo ordine della globalizzazione.