Arnaldo Bagnasco (a cura di)

Ceto medio. Perché e come occuparsene
Una ricerca del Consiglio italiano per le Scienze Sociali

«Malessere del ceto medio»: l’espressione, di uso corrente nella discussione pubblica, riassume la situazione attuale di una parte importante della nostra società. Se in passato l’immagine che trasmetteva era quella di un corpo assestato, oggi il ceto medio sembra confrontarsi sempre più con una condizione di disagio e polarizzazione sociale. Una crisi che è diventata cruciale per le dinamiche della stratificazione e del cambiamento. Lungi dall’essere solo un insieme informe e passivo, il ceto medio può frapporre pesanti ostacoli, oppure offrire risorse fondamentali, alla costruzione di una società capace di sviluppo ed equità. È qui che si gioca la possibilità di una democrazia sana, ed è qui che possono maturare minacciose derive reazionarie, come già altre volte in passato. Questo volume inaugura un filone di ricerca sociologica, proponendo un innovativo quadro teorico in cui si affrontano i seguenti temi: il ceto medio costruito nelle rappresentazioni della stampa; le difficoltà di ingresso nella vita adulta e le differenze generazionali; i modelli di consumo e gli stili di vita; il lavoro autonomo fra vecchi e nuovi profili; i piccoli imprenditori nella globalizzazione; un emergente ceto medio di immigrati.

insegna Sociologia nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni più recenti con il Mulino ricordiamo «Società fuori squadra. Come cambia l’organizzazione sociale» (2003) e «Tracce di comunità. Temi derivati da un concetto ingombrante» (1999).

Editore: Il Mulino

Pubblicazione online: 2009
Isbn edizione digitale: 9788815140982
DOI: 10.978.8815/140982

Pubblicazione a stampa: 2008
Isbn edizione a stampa: 9788815127426
Collana: Studi e Ricerche
Pagine: 384

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